Fondazione GRINS
Growing Resilient,
Inclusive and Sustainable
Galleria Ugo Bassi 1, 40121, Bologna, IT
C.F/P.IVA 91451720378
Finanziato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), Missione 4 (Infrastruttura e ricerca), Componente 2 (Dalla Ricerca all’Impresa), Investimento 1.3 (Partnership Estese), Tematica 9 (Sostenibilità economica e finanziaria di sistemi e territori).



Focus on entrepreneurial strategies and actions that foster environmental responsibility and circular business models
MANAGED BY
University of Bologna
Scuola Superiore Sant'Anna Pisa
Scuola Superiore Sant'Anna
This research area focuses on identifying, measuring, and evaluating entrepreneurial strategies and actions that promote environmental sustainability and the circular economy. The approach is holistic and multidisciplinary, considering production processes, consumption, and global distribution chains.
In 1994, British economist John Elkington coined the concept of the Triple Bottom Line—“Planet, People, Profit”—to define sustainable business practices. A company’s success, therefore, should balance (i) environmental responsibility, (ii) social well-being, and (iii) financial viability.
Today, sustainability commitments are often assessed through the ESG framework (Environmental, Social, Governance), which defines a company as “sustainable” if it aligns long-term profitability with environmental protection, social responsibility, and value creation for stakeholders.
At the European level, the Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), adopted in 2022, mandates large and listed companies to report on their environmental and social impacts, ensuring greater transparency for investors, consumers, and policymakers. To support this, the European Sustainability Reporting Standards (ESRS), issued by EFRAG in 2023, provide harmonized criteria for reliable and comparable sustainability reporting.
This thematic area builds on such frameworks to study how companies can enhance resilience to climate change and other risks, while fostering sustainable and circular practices across supply chains and product life cycles.
Nell’ambito della Triple Bottom Line, il riferimento alla dimensione “Planet” suggerisce l’importanza di perseguire un’impronta ecologica responsabile che incoraggi pratiche aziendali rispettose dell’ambiente. La componente “People” evidenzia la necessità di un impegno verso la Responsabilità Sociale d’Impresa (RSI) (o Corporate Social Responsibility), ed il benessere delle comunità in cui le aziende operano. L’aspetto “Profit”, invece, è inserito in un contesto più ampio, in cui la redditività economica indispensabile per garantire la sopravvivenza dell’azienda nel tempo, è intesa come parte di un quadro più completo, in cui il successo finanziario è raggiunto in armonia con gli obiettivi ambientali e sociali.
A oggi, i criteri utilizzati per verificare e sostenere l’impegno di un'impresa o di una organizzazione in termini di sostenibilità sono racchiusi nell’acronimo “ESG” (Environmental, Social, Governance), in base al quale, un’azienda si può definire “sostenibile” se, nel perseguire un profitto economico durevole, intraprende azioni e policy mirate che rispettino e tutelino l’ambiente e il benessere sociale e che più in generale siano finalizzate a creare valore per tutti gli stakeholders coinvolti nei processi e nelle pratiche dell’organizzazione stessa.
In merito alla crescente attenzione alla sostenibilità aziendale, assume particolare rilevanza a livello europeo l’introduzione da parte dell’Unione della Direttiva n. 2022/2464 riguardante la rendicontazione societaria di sostenibilità (Corporate Sustainability Reporting Directive - CSRD), avvenuta il 16 dicembre 2022. La CSRD, in vigore dal 5 gennaio 2023, mira ad assicurare, in una prospettiva estesa alla riduzione del rischio climatico e al miglioramento complessivo della sostenibilità dell’UE, maggiore trasparenza nell’accesso alle informazioni affinché gli investitori, analisti, consumatori ed altri stakeholder riescano a valutare in modo adeguato i profili di sostenibilità delle aziende dell’UE, nonché gli impatti e i rischi aziendali correlati. La CSRD impone a tutte le grandi imprese e a tutte le società quotate (ad eccezione delle microimprese quotate) - di riferire sull’impatto ambientale e sociale delle loro attività e sull’impatto aziendale dei loro sforzi e delle loro iniziative ambientali, sociali e di governance (ESG).
Al fine di soddisfare gli obblighi di comunicazione della CSRD, nel 2023, l’EFRAG (European Financial Reporting Advisory Group), ha emanato gli European Sustainability Reporting Standards (ESRS). Gli ESRS mirano a standardizzare la divulgazione di informazioni sostenibili, garantendo che le aziende riportino in maniera affidabile e comparabile il loro impatto sull’ambiente, sulla società e sulla governance.
La CSRD e gli ESRS pongono le basi per una migliore comprensione e valutazione delle pratiche sostenibili nelle aziende, offrendo un quadro rilevante per iniziative come quelle dello Spoke 1, che si focalizza sul’'individuazione, misurazione e valutazione di strategie e azioni imprenditoriali volte a promuovere la sostenibilità ambientale e l’economia circolare.
In particolare, il progetto intende sviluppare un approccio olistico e multidisciplinare, tenendo conto della produzione e degli approcci processuali a livello aziendale e, allo stesso tempo, del consumo, dei prodotti e degli aspetti legati alle catene di fornitura globali, compreso la fine del ciclo di vita dei prodotti.
Il progetto presta particolare attenzione all’aumento della resilienza delle aziende e delle catene di fornitura ai cambiamenti climatici e ad altri rischi.